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[IL FLAUTO DEL ROCK]

Ian Anderson è conosciuto in tutto il mondo della musica rock come il flauto e la voce dei leggendari Jethro Tull. E’ nato il 10 agosto 1947 a Dunfermline, in Scozia. Con lui parleremo di mucica, ovviamente; ma anche di fotografia, pur proponendo in copertina (a ragione, però) un celebre album del suo gruppo.

Dopo aver frequentato la scuola elementare a Edimburgo, la famiglia di Ian si trasferì a Blackpool, nel nord dell'Inghilterra. Era il 1959. A seguito di un'istruzione scolastica tradizionale, passò all'Art College per studiare belle arti prima di optare per una carriera musicale.

I Tull si sono formati nel 1968, dall'unione della John Evan Band e dei McGregor's Engine, due gruppi locali britannici basati sul blues. Dopo una lunga carriera, i Jethro Tull hanno pubblicato 30 album in studio e dal vivo, vendendo oltre 60 milioni di copie; questo da quando la band si era esibita per la prima volta al famoso Marquee Club di Londra nel febbraio 1968. Dopo aver partecipato a più di 3000 concerti in 40 paesi nel corso di cinque decenni, i Tull hanno continuato a suonare almeno 100 volte l’anno: per i vecchi fan e quelli nuovi, in tutto il mondo.

Ampiamente riconosciuto come l'uomo che ha introdotto il flauto nella musica rock, Ian Anderson rimane l'esponente più famoso dei generi popolari e rock nel suonare quello strumento. Finora nessun concorrente si è fatto avanti. Ian comunque è un polistrumentista: suona anche flauti e fischietti etnici, insieme alla chitarra acustica e alla famiglia di strumenti del mandolino, fornendo le trame acustiche che sono state parte integrante della maggior parte del repertorio dei Tull. Anderson ha finora registrato sette diversi album da solista nella sua carriera. Negli ultimi anni, ha tenuto dei concerti da solista con orchestre, quartetti d'archi, musicisti in primo piano e in altri suoi eclettici spettacoli acustici.

Anderson vive in una fattoria nel sud-ovest dell'Inghilterra, dove ha uno studio di registrazione e un ufficio. I suoi hobby includono la coltivazione di molte varietà di peperoncino piccante, lo studio e la conservazione delle 26 specie di piccoli gatti selvatici del mondo e l'apprezzamento di orologi meccanici, penne stilografiche e macchine fotografiche d'epoca. Ammette con riluttanza di possedere fotocamere digitali e scanner per il suo lavoro sulle immagini promozionali relative ai Tull e alla sua carriera da solista. Ian non guida un'auto veloce, non avendo mai superato un esame di guida; e ha un guardaroba di abiti per il tempo libero certamente poco interessanti. Possiede ancora un paio di moto da fuoristrada, alcune pistole sportive e un sassofono che promette di non suonare mai più.

Nel 2006 ha ricevuto un dottorato in letteratura dalla Heriot Watt University di Edimburgo, l'Ivor Award for International Achievement in Music e, nella New Years Honours List 2008, un MBE per i servizi alla musica. Nel 2011, ha ricevuto un altro dottorato in letteratura dalla Dundee University. Il suo impegno è indirizzato alla la musica come professione, essendo troppo giovane per appendere al chiodo il flauto.

La fotografia

Il personaggio in copertina non è Ian Anderson, come in molti hanno creduto; ma un vero e proprio barbone che la moglie ha fotografato sulle rive del Tamigi insieme ad altri senzatetto. Ispirato da questa immagine Anderson commissionò all'americano Burton Silverman l'acquarello che campeggia sulla front cover. Col senno di poi, Anderson racconterà che avrebbe preferito piazzare in copertina la foto scattata dalla moglie, ma ormai la decisione era prese e quel barbone fu destinato a lasciare una traccia indelebile nella storia della musica.

Ian Anderson, Jethro Tull, 10 agosto 1947, John Evan Band, Marquee Club, McGregor's Engine, Burton Silverman