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[IL PADRE DELLA STRATOCASTER]

Oggi parleremo della Fender, una chitarra diventata un mito nelle mani di big come Jimi Hendrix, Bob Dylan, Eric Clapton, Mark Knopfler (nella foto di Fabio Lovino) e tanti altri. La nascita di quello strumento ha segnato la rivoluzione degli anni Sessanta. E ancora oggi la Fender, “chitarra rock” per eccellenza, non teme certo il confronto con la creatività dei musicisti contemporanei. Ovviamente non potevamo dimenticare il suo inventore, anche lui un personaggio mitologico, che peraltro a quella “sei corde” ha dato il nome.

Leo Fender, per esteso Clarence Leo Fender, (nato il 10 agosto 1909, Anaheim, California, Stati Uniti - morto il 21 marzo 1991, Fullerton, California), è stato inventore e produttore americano di strumenti musicali elettronici. Insieme a George Fullerton, Fender sviluppò la prima chitarra elettrica solid-body prodotta in serie, nel 1948. Chiamata Fender Broadcaster (ribattezzata Telecaster nel 1950), fu prodotta sotto gli auspici della Fender Electric Instruments Company, che Fender aveva formato nel 1946. Nel 1951 viene presentato il Fender Precision Bass, il primo basso elettrico al mondo, e nel 1954 viene immessa sul mercato la Fender Stratocaster. Più elegante e tecnicamente migliorata rispetto alla Telecaster, la Stratocaster è stata la prima chitarra a presentare tre pickup elettrici (invece di due) e il braccio tremolo utilizzato per gli effetti vibrato. Il suo suono pulito e nitido gli è valso un fedele seguito tra i chitarristi, rivaleggiato solo dai seguaci della Les Paul di Gibson.

Fender, che non ha mai imparato a suonare lo strumento da lui rivoluzionato, fu costretto a vendere le sue società di produzione e distribuzione alla CBS Corporation, nel 1965; una concessione alla salute cagionevole. Quando le condizioni fisiche sono migliorate, alcuni anni dopo, è tornato in azienda come consulente di design, continuando a soddisfare le sue inclinazioni inventive e imprenditoriali fino agli anni '80.

Chi scrive ha una Stratocaster, ma alla stregua di Leo Fender non la sa suonare come lo strumento meriterebbe. Non importa, però; basta infilare il jack e accendere l’ampli (Fender anch’esso, non valvolare purtroppo), aggiungere un velo di distorsione, imbracciare lo spallaccio e riconoscerne il suono. Ciò che si sente ha un sapore antico e indimenticabile: quello della storia. Dalla cucina ci dicono che stiamo disturbando: peccato.

Il fotografo, Fabio Lovino

Fabio Lovino, romano, quarantenne, fotografo per passione e amore per l’immagine, o forse per destino, inizia giovanissimo a fotografare. La passione diventerà presto un lavoro, che lo porterà a seguire jazzisti e rockstar in giro per il mondo, prima come tour photographer, e poi realizzando le copertine di molti dischi in Italia e all’estero.

Andando a memoria, alcuni album di Mark Knopfler e Morrissey, in Inghilterra; Elisa, Caparezza, Subsonica, Marina Rei, Alex Britti, Cammariere, in Italia portano la sua firma. Colleziona nel portfolio personale artisti italiani e internazionali come Robert De Niro e Al Pacino, Benicio del Toro, Terry Gilliam, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Isabelle Huppert, David Cronemberg, David Lynch, Marco Bellocchio, Bertolucci, Moretti, Morante, Castellitto. Molti di questi ritratti sono diventati le copertine e servizi dei più famosi magazine italiani ed esteri, come Io Donna, Max, Elle, Vogue Pelle, Vanity Fair, Il Venerdì, Rolling Stone, Studio e l’Express. Ha “girato”, come regista e produttore, numerosi video con artisti italiani ed esteri, per vari canali, partecipando a numerosi festival. Per FOX TV ha creato la trasmissione “Photo call” in 10 puntate con 10 attrici italiane.

Nel 2006 è uscito con un libro per l’auditorium di Roma, e nel 2007 ha esposto una mostra pubblicata da Mondadori: “A riveder le stelle”, con 45 attori/ci e registi italiani. Nel 2011 espone “Una festa mobile: Ritratti di cinema, attori, amici” per la Fondazione FORMA di Milano. La mostra è stata esposta anche alla Casa del Cinema di Roma. Nel 2014 è protagonista di una puntata della serie-documentario Fotografi di Sky Arte HD.

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