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GRANDE GUERRA BIANCA

Il 24 maggio 1915, dopo aver rotto la Triplice Alleanza, l’Italia entra in guerra contro l’Austria, occupando una linea di fronte il più delle volte costituita da montagne. Lassù, gli austriaci presidiavano le vette più alte, a scapito dei nostri soldati, impegnati troppo spesso nel tentativo di sfondare una fortificazione prima naturale, poi militare.

La guerra, per due anni, divenne “di posizione”, almeno fino alla pagina tragica di Caporetto, quando i tedeschi, provenienti dal fronte russo, ruppero tutte le linee e costrinsero le truppe italiche a ritrovare se stesse sulle rive del Piave.

Questi sono gli accadimenti del primo conflitto mondiale citati “a piccoli pezzi”, ma non si possono dimenticare quei due anni trascorsi a guerreggiare in montagna, da ambo le parti. I soldati costruirono gallerie nel ghiaccio e nella roccia, anche solo per guadagnare pochi passi; arroccandosi in luoghi difficili da raggiungere, oggi, anche da un turista medio.

Chi si trovi a passare sul passo Falzarego, potrà immaginare, davanti a sé, la vetta del Lagazuoi difesa dagli austriaci. A metà costone, gli italiani, guidati dal tenente Martini, occuparono la cengia che porta il suo nome; all’interno della stessa aprirono una camera di scoppio per far brillare la vetta. Altrettanto accadde poco più a est, sul Col di Lana, appena di fianco al Sass di Stria.

Scenari di questo tipo si sono ripetuti lungo tutto il fronte montano. Stefano Torrione, per quattro anni, ha affrontato le vette della Grande Guerra, al fine di realizzare un archivio fotografico importante e unico al mondo.

In tempi recenti il grande cambiamento climatico ha restituito una grande quantità di materiali usati per la guerra, reperti, siti e oggetti appartenuti a quella straordinaria epopea e conservati per cento anni sotto la neve e il ghiaccio. Dal gruppo dell’Ortles Cevedale all’Adamello, dalla Presanella al Tonale, dall’Alte Valli di Ledro al sacro monte Pasubio, dall’Ortigara al Lagorai, dal Cauriol alla Marmolada fino a Cima Undici e alla Croda Rossa, correva la linea del fronte più alto mai raggiunto da una guerra in terra europea.

Ne è nato un libro, stampato in 2000 copie e distribuito in Italia con il marchio di Stefano Torrione photography.

GRANDE GUERRA BIANCA

di Stefano Torrione

Stefano Torrione Photography, 2018.

Stefano Torrione è stato pubblicato su Image Mag nel numero novembre – dicembre 2018.

La fotografia. Stefano Torrione, Gruppo Adamello Cresta Croce: il cannone italiano 149 G, innalzato per appoggiare l’attacco e la conquista del Corno di Cavento.

Stefano Torrione