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[COMPLEANNI D’AGOSTO]

Ne incontreremo altri, di compleanni; e probabilmente ne dimenticheremo qualcuno. Quelli di oggi cadevano il 14 agosto, giorno nel quale, nel 1945, il marinaio baciava l’infermiera in Times Square nella famosa immagine scattata da Alfred Eisenstaedt; questo per dire che la fotografia ha sempre qualcosa da dire, seppure ripescata a caso dopo anni dal cassetto della nostra memoria. Ci farà ridere, piangere, meravigliare.

14 agosto 1906, nasce Horst Paul Horst

Horst Paul Albert Bohrmann, colui che ha scelto di essere conosciuto come Horst P. Horst, è nato il 14 agosto 1906 a Weiβenfels-an-der-Saale, Germania. Dopo un incontro con il ballerino Evan Weidemann, durante la sua adolescenza, Horst ha visto nascere il proprio interesse per l'arte d'avanguardia. Dopo aver studiato ad Amburgo sul finire del 1920, si trasferisce a Parigi, per studiare architettura. Durante la sua permanenza nella città francese, Horst conosce il fotografo di Vogue Baron George Hoyningen-Huene; Horst diventa il suo amante e assistente fotografico, e presto i suoi interessi si spostano dall'architettura alla fotografia. Le prime foto di Horst è apparsa sul numero di dicembre 1931 di Vogue Francia, ma la svolta è avvenuta l’anno successivo, con la prima mostra presso La Plume D'Or a Parigi.

Nel 1937, a New York, Horst incontra Coco Chanel; era andato lì per fotografare le sue creazioni. In quel momento si trovò a ritrarre una serie di personaggi noti: Bette Davis, Cole Porter e il Duca e la Duchessa di Windsor. Questi ritratti spesso mancano di un rilievo formale, ma raffigurano con successo la vivacità disperata che ha segnato il tempo tra le due guerre. Con lo scoppio della guerra, Horst chiede la cittadinanza americana. Diventa fotografo dell'esercito e, tra i tanti soggetti, ritrae il presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman. Dal 1960 lavora costantemente per Vogue e nel 1980 viene pubblicato da Life. Horst è entrato nella storia nel 1990, quando Madonna ha ricreato le sue immagini più iconiche nel video Vogue, diretto da David Fincher.

Horst morto nel 1999, a 93 anni, mentre era nella sua casa a Palm Beach Gardens, Florida, USA.

14 agosto 1910, nasce Willy Ronis

Willy Ronis, deceduto a 99 anni (!), è stato definito "il fotografo più poetico del secolo scorso". Lui ha viaggiato poco, preferendo sua nativa Francia, meglio ancora la sua nativa Parigi, dove poteva fotografare la popolazione delle "classi popolari", con la quale si sentiva in dolce affinità. Sebbene sia noto per le sue liriche immagini in bianco e nero della vita di tutti i giorni, la sua fotografia più famosa (e maggiormente riprodotta) è “Nudo Provenzale”, un nudo che ritrae sua moglie, Marie-Anne Lansiaux, intenta a chinarsi su un lavandino di un bagno rustico. Ronis è nato a Parigi, il figlio di un rifugiato ebreo di Odessa che aveva un studio fotografico vicino a Place de la Nation. Il suo primo amore era la musica. Ha studiato violino e composizione, ma nel 1932, quando il padre si è ammalato, ha rilevato lo studio. Ha affermato di trovare una somiglianza tra musica e fotografia nella composizione e, particolarmente, nel contrappunto.

Nonostante il suo desiderio d’immagini strutturate (musicali?), le foto che propone non lo sono. Forse le sue prime esperienze nel fotografare matrimoni, battesimi e comunioni hanno causato in lui un’avversione verso le regole rigide, a tutto vantaggio della spontaneità. "La maggior parte delle mie fotografie sono state scattate sotto l'impulso del momento, molto rapidamente, proprio come si sono verificati", ha detto una volta. "Tutta la mia attenzione si concentra sul momento preciso, quasi troppo bello per essere vero”. Ha iniziato a lavorare come fotoreporter freelance nel 1936, esplorando la vita dei poveri e bisognosi, con le immagini di lavoratori, i picchetti e le riunioni sindacali, fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Era stato un meteorologo per l’Air Force e, per un piccolo periodo di tempo, un soldato d'artiglieria, prima della caduta della Francia. Sotto l'occupazione nazista, il suo rifiuto di indossare il distintivo giallo lo costrinse a sud di Vichy. Egli si innamorò di Nizza, Tolone, Aubagne, piazze che avrebbe rivisitato quando, nel 1972 si trasferisce a Provenza come insegnante di fotografia presso la Scuola di Belle Arti di Avignone.

Prima della fine della guerra si sposa con Marie-Anne, un artista, con la quale ebbe un figlio. La sua prima priorità è sempre stata la sua famiglia, e questo è il motivo per il quale si è sempre astenuto dall'accettare incarichi durevoli all'estero, anche quando, negli anni 1950 e '60, il suo lavoro venne ampiamente illustrato su Life e Vogue. Queste immagini erano totalmente diverse da quelle “politiche” degli anni ‘30, e questo lo si deve anche all’incontro con con David "Chim" Seymour e Robert Capa, i fotografi di guerra che hanno fondato l'agenzia Magnum.

Nel 1947 Ronis ha vinto il premio Kodak e ha aderito all'agenzia Rapho, assieme a Doisneau e Brassai con Robert. Negli anni Cinquanta e Sessanta i lavori di Willy Ronis vengono pubblicati sugli annuari internazionali. È insignito della medaglia d’oro alla Biennale di Venezia nel 1957. Negli anni Sessanta e Settanta è illustratore per diverse pubblicazioni. Lavora per i musei e la fondazione Vasarely. Realizza un reportage in Algeria e nei paesi dell’Est.

Nel 1979 vince il Grand Prix National des Artes et Lettres pour la Photographie. É l’inviato d’onore al Recontres internationales de la photographie nel 1980. L’anno seguente, grazie alla pubblicazione “Sur le fil du hasard” vince il premio Nadar. Nello stesso anno dirige uno studio a Venezia, presso il Centro di Documentazione di Palazzo Fortuny. Ritornato a Parigi nel 1983 dona i suoi archivi allo Stato con effetto post mortem. Nel 1985 pubblica “Mon Paris”. Una sua retrospettiva è organizzata a Tokyo. Riceve numerosi meriti e nomine tra le quali il titolo di commendatore dell’ordine delle Arti e delle Lettere (1985), cavaliere della Legione d’onore (1986), membro della Royal Photographic Society (1993). Nel 1997 si sposta a Parigi, città nella quale muore il 12 settembre 2009.

14 Agosto 1934, nasce Lucien Clergue

Lucien Clergue è un fotografo francese che ha goduto di grande popolarità soprattutto negli anni ’70-80. La sua infanzia non può certo definirsi felice: cosparsa com'è da ristrettezze economiche e problemi familiari (la salute della madre). Studia il violino con passione e interesse, ma la sua situazione non gli permetterà di ambire al Conservatorio; ecco quindi la fotografia, come sfogo per la creatività. Il 4 novembre 1955, Lucien Clergue incontra Picasso a Cannes, Francia. La loro amicizia è durata circa 30 anni, fino alla morte del pittore. Il libro autobiografico di Clergue, Picasso My Friend, ha alle spalle importanti momenti della loro relazione. Tra i suoi ambiti esplorativi, l'acqua: prima per ritrarre soggetti “alla Picasso”, poi per virare verso le Veneri del nudo femminile, da dove nascerà la sua fama. Nel 1968, con il suo amico Michel Tournier, Clergue ha fondato il festival di fotografia Rencontres d'Arles che si tiene ogni anno nel mese di luglio. Le fotografie di Clergue sono nelle collezioni di numerosi musei. Le sue fotografie sono state esposte in più di 100 mostre personali in tutto il mondo. Il fotografo ha anche ricevuto il Lucie Award 2007.

14 Agosto 1965, nasce Terry Richardson

Questa è storia recente. Terry Richardson, artista dall'anima musicale rock/punk, è un fotografo di moda trasgressivo. Da ragazzo sognava di fare la rock star, ma quando la sua rock punk band si sciolse, passò alla fotografia. Il successo per lui arriva presto; già negli anni 90 partecipa a mostre in gallerie d'arte internazionali e inizia collaborazioni con le più grandi riviste come Vogue, Harper's Baazar, Rolling Stones, GQ, Playboy, tra le altre. Ha prodotto il Calendario Pirelli 2010.

Le fotografie.

Horst P. Horst - Madame Bernon, Corset by Detolle For Mainbocher, Parigi, 1939.

Willy Ronis, Le Petit Parisien, 1952.

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