DANCING IN THE DARK
“Dancing in the Dark”, la canzone scritta da Bruce Springsteen per l’album “Born in the U.S.A”, viene pubblicata come singolo. E’ il 9 maggio del 1984.
Per Born in the Usa, Bruce ha scritto circa 80 canzoni, chiuso nella sua casa di Los Angeles, registrando in uno studio improvvisato nel garage. Troverà la E Street Band a New York, nel maggio 1983. Bruce sceglie undici canzoni per l’album, ma la produzione gli dice che ne manca una, un singolo da lanciare subito.
Bruce non vuole farlo, ma cede alle insistenze; torna nella sua stanza d’albergo e in una sola notte scrive un testo in cui riassume la sua frustrazione (Dancing in the Dark, appunto). La prima strofa recita così: «Mi alzo la sera e non ho niente da dire. Torno a casa la mattina, vado a dormire con la stessa sensazione. Non sono altro che stanco. Cavolo, sono solo stanco e annoiato di me stesso. Ehi, tesoro, mi servirebbe solo un piccolo aiuto». Springsteen si dimostra ancora una volta unico: coniuga un suono ritmato e coinvolgente con un testo disarmante. E’ così che riesce a conquistare il suo pubblico.
Il video che accompagna il pezzo è straordinario e Bruce appare per com’è, o forse vuole essere. Braccia muscolose, maniche arrotolate, lui trasmette l’immagine del ragazzo di provincia, quella del mondo però: uno spazio senza confini, dove i riferimenti vengono meno. E’ più facile vagare senza neanche cercarsi, travolti come si è dalla noia, rinunciando anche all’amore di quella ragazza che occasionalmente vive lì, alla stregua di un film.
La musica può aiutare, perché va oltre, riempiendo gli spazi vuoti. Per molti esce dalla radio, Bruce la suona e la canta, con dei brani che alle volte diventano inno, generando il desiderio di esserci: lì, dove il vuoto disarma, con l’unica certezza di un bar che si accende in lontananza.
Per la fotografia questa volta ci siamo rivolti a Lynn Goldsmith. Lei ha catturato ogni sfaccettatura della cultura popolare americana, attraverso ritratti intensi e intimi. Dalle star della musica ai personaggi dello spettacolo, passando per le leggende dello sport e per i grandi registi: tutti sono passati attraverso il suo obiettivo, anche Bruce Springsteen.