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SCAMPOLI D’ESTATE …

Settembre è un mese molto amato da cantanti e scrittori, spesso celebrato con nostalgia per salutare la stagione estiva, quando ormai inizia a dileguarsi nelle giornate che si accorciano e in quel vento che rinfresca il suo tempo. Inizia un anno nuovo, a settembre; ai ricordi scolastici si sommano le necessità, perché occorre ripartire, comunque. Nascono nuovi propositi, alcuni desideri di cambiamento, alle volte rinnovate consapevolezze. Nella mente prendono vita anche dei ripensamenti, per via di quell’anno in più che si delinea davanti. C’è poi un aspetto interiore, nel mese di settembre, più vicino alle anime sensibili e riflessive. Agosto, pur con le sue promesse mantenute, è trascorso con i clamori del suo tempo: incontri improvvisi, amici ritrovati, feste e sagre, spiagge chiassose, giochi, attimi frenetici. Con l’avvicinarsi dell’autunno, i silenzi diventano più frequenti, il che anima i pensieri, le domande, tra voglia d’agire e nostalgia. Sì, anche settembre ha una sua promessa, che vive nell’equilibrio tra la ripartenza (ovvia) e il desiderio: è quella del sogno possibile, del desiderio realizzabile. I ricordi infantili ci riportano indietro nel tempo, quando i genitori, esaurite le ferie, concedevano al figlio una parentesi festiva allungata con i nonni. Il paese, ormai spopolato, si mostrava per quello che era: la residenza di nuovi vecchi, che lì trovavano una ragione in più di vita. Gli odori diventavano più intensi e riconoscibili, in una casa diventata diversa: più vicina, percepibile, vera. Si poteva pensare, in quei momenti, riflettere, pur con la mentalità di un bambino. Le tracce d’agosto erano ancora presenti, nelle cose e con le idee; anche per via delle promesse mantenute, e andavano vissute ancora. Sono gli scampoli dell’estate, quelli da vivere. Come dice Róbert Hász, l’autore de “La Fortezza” (nottetempo editore): «Le giornate estive si accorciano. E come sempre, in questo periodo dell’anno mi sento addosso lo sguardo del tempo». Osserviamolo con cura, quel tempo, fotografiamolo anche. E’ buona cosa.
Buon settembre da Image Mag

IMAGEMAG

La prestigiosa rivista

dedicata a te che ami e vivi

la fotografia

Caffè Letterario

a cura di Mosè Franchi


ARTHUR PENN, IL REGISTA MODERNO

Conoscere l’opera di Arthur Penn vuol dire amare il cinema. Lui ha saputo portare sul grande schermo le contraddizioni della società contemporanea, mettendo in luce le ingiustizie del mondo; questo affrontando diversi stili: il noir, il western, il genere gangster. Passione e sentimento si mescolano nel suo cinema, nonostante la continua denuncia rivolta alla società americana.

Arthur Penn ha diretto i mostri sacri del cinema: da Marlon Brando a Robert Redford, da Jane Fonda ad Ann Bancroft, da Warren Beatty a Dustin Hoffman, Paul Newman, Jack Nicholson e Faye Dunaway. E poi, la sua stessa vita sarebbe potuta diventare il soggetto di un film, partendo dall’infanzia difficile. Sono seguiti l’arruolamento nell’esercito a diciannove anni durante la Seconda guerra mondiale, i lunghi soggiorni in Europa e quella la passione per la fotografia ereditata dal fratello Irving. La frequentazione dell’Actors Studio e gli intensi contatti con Truffaut e Godard completano un personaggio diverso, dal portato ideologico imponente e tradotto in pellicola con straordinaria efficacia.

Penn è stato un regista “moderno”, innovativo peraltro. Ha cambiato il cinema di Hollywood, lasciando che altri potessero godere della sua semina.

EDITORIALE

L’AUTORE DEL MESE

I grandi autori della fotografia incontrati per voi

Simone Nervi


"Guardo tanti film, ai quali poi s’ispirano le mie immagini. Molte delle mie fotografie sono orizzontali e non verticali. Con quell’inquadratura riesco a includere il contesto narrativo"



IL SOGNATORE CHE COMUNICA

Incontriamo Simone Nervi in un bar, a Milano. I timori circa il Coronavirus hanno restituito alla città un’atmosfera estiva. C’è silenzio in giro, una calma che non t’aspetti; l’aria, limpida e fredda, restituisce un sapore strano. Simone ci appare meno timido di come l’avevamo percepito al telefono, sicuramente molto più consistente. Risponde con lucidità, dialoga senza indecisioni: riconosciamo in lui le caratteristiche dell’autore, di un interprete cioè che guarda oltre la propria prossimità odierna, non ponendosi limiti.


IMAGE MAG

Una grande avventura animata dalla voglia di creare una rivista dedicata all’universo della fotografia ma che sia profondamente diversa nei contenuti e soprattutto nelle intenzioni. Una rivista che è l’espressione del desiderio di parlare ad appassionati di fotografia usando la lingua degli appassionati di fotografia: le immagini. Immagini stupefacenti che compongono gli epici portfolio, cuore e anima della rivista, realizzate da professionisti ma soprattutto dagli stessi appassionati. Quella che avrete fra le mani è la concretizzazione in formato “oversize” di un sogno “oversize”: andare controtendenza, superare le convenzioni e realizzare una pubblicazione che utilizza i codici dell’eleganza rinforzati dall’autorevolezza del parere di esperti. C’è passione in Image Mag: quella dei lettori e degli operatori PHOTOP; un unico sentimento da condividere e conservare. La rivista è comunque disponibile presso tutti i punti vendita PHOTOP.


5€
SUPEROFFERTA
    Acquista on line IMAGE MAG a soli 5 euro cad. (anziché € 12).
    Spedizione gratuita. Acquisto minimo 3 riviste. Buona fotografia a tutti!

  • Pepi Merisio

    "Prevedere ciò che accadrà. E’ così per tutti i ritratti ambientati. Occorre capire la logica del momento: bisogna intuire. La delusione più grande nasce quando credi di aver previsto tutto, ma in realtà non accade nulla. La tua idea si dissolve. Questo vale per la gente che vuoi ritrarre, ma pure per la luce. Ricordo un tramonto che cercai il giorno dopo: non c’era più. Ci sono dei momenti che accadono una sola volta, e basta."
  • Maurizio Galimberti

    "Credevo nei sogni e cercavo di cavalcarli. Non ho mai smesso di ricercare. Mi rispecchiavo nei lavori di Man Ray. “Posso manipolare e voglio continuare a farlo”, ripetevo spesso a me stesso. Juliet, moglie dell’artista, raccontava spesso di lui e io avrei voluto vi fosse stata una donna simile anche per me. La mia poetica però era più vicina a quella di Giacomelli, viveva anche di musica"
  • Jacques Henri Lartigue

    ”CIÒ CHE M’INTERESSA È L'ISTANTE PRESENTE, BISOGNA TROVARE OGNI GIORNO IL MODO PER ESSERE FELICI"
  • Elio Leonardo Carchidi

    Vorrei che la fotografia diventasse un lavoro artigianale. Oggi si rasenta la volgarità. Capisci che vorrei avere dei modelli cui fare riferimento: per migliorare ancora.
  • Gabriele Rigon

    "In fotografia, non mi piace pensare al denaro, preferisco ascoltare la passione. Per quanto attiene al contenuto, invece, credo di essere un interprete a tutto tondo.“
  • Aurelio Amendola

    "Quando ho iniziato a fotografare sculture non c’era nessuno che lo facesse, per giunta a luce naturale come il mio pulpito."
  • Ansel Adams

    Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene.“ Ansel Adams
  • Bob Krieger

    L'eleganza non è un valore assoluto, ma dipende dalla persona che la osserva e la percepisce. In definitiva dipende dalla cultura e dall'estrazione culturale di ciascuno. Per qualcuno eleganza è sobrietà, per qualcun altro non necessariamente.“ Bob Kriger
  • Malena Mazza

    Per me l'artista deve essere in grado di esprimere arte anche su commissione. Mi spiego: se mi viene chiesto di eseguire un lavoro commerciale o editoriale e io, a fronte di quanto richiesto, riesco a produrre arte, allora sono perfettamente in sintonia con me stessa e con la mia professione. Sento inoltre di aver fatto qualcosa in più della media.
  • Antonio Guccione

    “Non ho scelto di fare il fotografo, sono stato scelto dalla fotografia”.
  • Edoardo Bauer

    "Sono totalmente autodidatta. Non ho frequentato alcuna scuola. Da sempre cerco un mio stile, pur nelle difficoltà. Nelle gare che documento, si ha solo una possibilità al giorno, senza margini per gli errori.“
  • Marino Parisotto

    il movimento crea l’emozione. Nell’istante deve distinguersi un “adesso”, un “prima” e un “dopo.
  • Irving Penn

    Un buon fotografo è una persona che comunica un fatto, tocca il cuore, fa diventare l’osservatore una persona diversa.
  • Francesco Cito

    “Mi attrae soprattutto l'uomo in tutte le sue forme, difficilmente ho delle fotografie dove non ci sia la presenza dell'uomo."
  • Guido Harari

    "Non è che ho passato tutta la vita sul fronte del palco, di certo però la musica è stata la mia passione più forte, e da lì ho cominciato.“
  • Ferdinando Scianna

    "Fotografare è una maniera di vivere. Ma importante è la vita, non la fotografia. Importante è raccontare. ... “
  • Gianni Berengo Gardin

    “La Fotografia non rappresenta quasi mai la realtà. Il fotografo impara a vedere e guardare. Non so se questo serva a raggiungere e catturare l’istante magico di Bresson, di sicuro aiuta a pensare, a usare occhi, testa e cuore”. Gianni Berengo Gardin uno dei fotografi italiani più celebrati nel mondo racconta la sua vita e il suo particolare approccio alla creazione delle immagini.“
  • Romano Cagnoni

    “Un’immagine deve comunque far scaturire la meraviglia.”
  • Alberto Buzzanca

    “Un talento per la fotoglamour che viene da suggestioni giovanili filtrate da un gusto per l’eleganza e il ritratto garbato”
  • Toni Thorimbert

    “Negli ultimi dieci anni la moda è diventata parte di un progetto. Non più un’estemporanea espressione che segue o anticipa i tempi e le tendenze della moda quanto un progetto più complesso che viene elaborato e prodotto con lo scopo di produrre comunicazione.”
  • Marco Glaviano

    “La donna come parte della natura, avulsa cioè da qualsiasi contatto “animale”. Mi interessa la “forma”.
  • Giovanni Cozzi

    La fotografia non rappresenta mai la verità, ma un’interpretazione della realtà, e questo vale per tutti, anche per Gianni Berengo Gardin o Henri Cartier Bresson”. Parola di Giovanni Cozzi che delle sue modelle spoglia prima l’anima che il corpo. ”
  • Settimio Benedusi

    "È l’enfant terrible della fotografia di moda, il gianburrasca dell’obiettivo. Settimio Benedusi si racconta e ci racconta come diventare
un grande fotografo senza esserlo... ”
  • Gian Paolo Barbieri

    “Non mi sono mai piaciute le “Barbie” e neanche le donne troppo perfette, anche se sarebbero state più facili da fotografare.”
  • Fabrizio Ferri

    "Ho iniziato a fotografare quasi per caso: ero al liceo e un amico mi chiese di fare qualche scatto alla manifestazione del primo maggio. Ne feci uno e fu comprato da Paese Sera per 50 lire. Non mi sono più fermato".
  • Franco Fontana

    " … occorre capire che prima di diventare bisogna "essere"; ed essere significa testimoniare e significarsi per quello che si è e non per quello che si immagina."
  • Ercole Colombo

    "Nato e cresciuto a pochi passi dall’autodromo di Monza, il fotografo brianzolo approda al mondo della fotografia nel 1970. Da allora segue per le più importanti testate italiane e straniere le manifestazioni motoristiche."
  • Oliviero Toscani

    "IL CONFORMISMO È IL PEGGIOR NEMICO DELLA CREATIVITÀ "
  • Frank Horvat

    "IN UNA MIA AUTOBIOGRAFIA HO SCRITTO CHE SE, ALLE PORTE DEL PARADISO O DELL’INFERNO, MI AVESSERO CHIESTO COSA HO FATTO NELLA VITA, L’ULTIMA RISPOSTA CHE AVREI DATO SAREBBE STATA FOTOGRAFO."
  • Owe Ommer

    “Fare una fotografia è come competere ai Giochi Olimpici; si deve vincere la medaglia d’oro!”
  • Douglas Kirkland

    “MI DOMANDAVO SPESSO QUALE SAREBBE POTUTO ESSERE IL MIO LAVORO, COSÌ PENSAVO DI TROVARMI IN MEZZO A QUELLE PERSONE CHE ANDAVANO IN GIRO PER IL MONDO CON LA MACCHINA FOTOGRAFICA AL COLLO ”
  • Guido Argentini

    “NON SI PUÒ INTRAPRENDERE NULLA SENZA PASSIONE. PUÒ ESSERE CONSIDERATA L’ELEMENTO FONDAMENTALE IN TUTTO QUELLO CHE SI FA.”
  • Joseph Cardo

    “Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettareio dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare”
  • Giulio Andreini

    "viaggiavo per vedere e conoscere; fotografavo per documentare, anche a livello personale. Il rivedere le immagini mi avrebbe fatto rivivere l’esperienza.“
  • Nadia Baldo

    "Solo una costante attività di aggiornamento permette di realizzare immagini sempre innovative, con digressioni anche nel video e nell'interactive image per il mondo web and app."
  • Larry Marchant

    “Probabilmente ci siamo: le fotografie che vediamo rappresentano solo un ponte, tra ieri e domani, dove il meglio deve ancora venire.”
  • Max Cardelli

    "Vorrei continuare a fotografare, trovando il modo di farlo fino all’ultimo giorno“
  • Giuseppe Gradella

    "Vorrei concentrarmi su una ritrattistica diversa, dove all’interno vive una storia raccontata. Una ritrattistica espansa, anche nel tempo; perché le persone verrebbero seguite dal risveglio fino al subentrare della notte. E poi, davanti l’obiettivo, preferirei avere gente comune, normale, di tutte le età, e non le solite modelle."
  • Roberto Nencini

    "Ho avuto la fortuna di vivere in un ambiente particolare. La mia ex moglie aveva studiato arte, mio padre era scultore, pittore e insegnante. Ogni volta che uscivo con la fotocamera, lui era la prima persona alla quale facevo vedere le mie immagini, e ne era contento."
  • Carlo Carletti

    “IL MATRIMONIO RACCONTATO CON UN BIANCO E NERO DI CLASSE. E’ REPORTAGE, QUELLO DEI GRANDI”
  • Mauro Galligani

    "La pellicola io la uso da sempre, stampando il bordo. Non amo il crop e Bresson ha fatto scuola in tal senso."
  • Mirco Lazzari

    "Il viaggio è la parte più bella del mio lavoro, anche se le destinazioni spesso si ripetono. La cultura diversa mi affascina, solo il cibo mi mette in difficoltà. Spesso, durante i trasferimenti, allungo il viaggio prima e dopo gli appuntamenti sportivi."
  • Raoul Iacometti

    "Sono un professionista, con davanti venticinque anni di lavoro. Ho fatto in tempo a vivere i tempi buoni. Oggi si vive solo di progetti, perché tutti sono in grado di scattare belle immagini."
  • Giorgio Galimberti

    "IFaccio tutto io. La mia post è comunque rapida, perché tendo a raggiungere il risultato con la fotocamera. Diciamo che preferisco fotografare, ecco tutto; anche se al computer si chiude un processo, ed è per questo che altri non possono sostituirsi a me."
  • Alessandro Dobici

    "Amo scattare all’aperto. Non è una questione di luce, ma credo che il soggetto si possa trovare maggiormente a suo agio, posando in confortevolezza. Lo studio è una scatola chiusa, che può restituire imbarazzo a chi posa davanti l’obiettivo. Tra quattro mura, spesso siamo costretti a ritrarre marziani."
  • Daniele Venturelli

    "La qualità più importante che un fotografo deve possedere è un insieme di cose: essere gentile, educato, preparato."
  • Valentina Tamborra

    "Sono “nomade” per definizione», ci ha raccontato. E poi: «Lo spostamento fa parte della mia vita. Penso con dolore alle persone che non possono affrontarlo"
  • Paolo Curto

    "Si è immerso in tutti i mari del mondo, per realizzare documentari su squali, balene, piovre ed orsi polari.“
  • Iago Corazza

    "In viaggio con me viene solo chi nutre una certa passione, condividendo la mia stessa curiosità di conoscenza."
  • Simone Nervi

    "Guardo tanti film, ai quali poi s’ispirano le mie immagini. Molte delle mie fotografie sono orizzontali e non verticali. Con quell’inquadratura riesco a includere il contesto narrativo"
  • Nisian Hughes

    Per me è importante raccontare una storia. A seconda della situazione, il ballerino può essere in posa o in movimento. Utilizzo entrambe le situazioni in egual misura nella mia fotografia.
  • Arnold Newman

    La macchina fotografica è uno specchio con memoria, ma senza capacità di pensiero."Arnold Newman
  • Bernice Abbott

    "Ci sono molti insegnanti che potrebbero rovinarti. Prima che tu te ne accorga potresti essere una pallida copia di questo o di quell'insegnante. Devi evolverti da solo."
  • André Kertész

    “Tutto quello che abbiamo fatto, Kertész l’ha fatto prima”
  • Carlo Mari

    Vorrei raccontare per immagini la mia spiritualità. Ho creato una serie d’immagini dove parlo dei miei stati d’animo.
  • Roberto Rocchi

    Raccontare la bellezza è piacevole; anche responsabilmente importante e impegnativo. Ho sempre cercato di farlo bene, raccontando il soggetto e aggiungendo qualcosa di mio
  • Henri Cartier Bresson

    È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere.”
  • Nino Migliori

    Mi sono sempre interessati tutti coloro che hanno rotto col passato. L’incontro con Pollok mi ha lasciato basito, assieme alla visione delle opere di Veronesi e Man Ray.
  • Helmut Newton

    "Le sue immagini rappresentano un valore universale e sarebbe sbagliato connotarle in un tempo, anche perché le controprove non sono percorribili. Diciamo che anche oggi occorre superare la ragione per la quale si scatta, l’obiettivo a breve. Io ci provo sempre."
  • Robert Doisneau

    “Un centesimo di secondo qui, un centesimo di secondo là... anche se li metti tutti in fila, rimangono solo un secondo, due, forse tre secondi... strappati all’eternità”.
  • Robert Mapplethorpe

    "Se mi trovo a una festa, voglio essere alla festa”. “Troppi fotografi utilizzano la fotocamera per evitare di partecipare alle cose”. “Diventano così osservatori professionali”.
  • Diane Arbus

    “IFreaks sono i soggetti ai quali ho dedicato più scatti...La maggior parte delle persone passano la vita temendo il momento in cui avranno un’ esperienza traumatica. I Freaks sono nati con il loro trauma. Hanno già superato il loro esame nella vita. Sono aristocratici.” Diane Arbus
  • Elliott Erwitt

    Uno dei risultati più importanti che puoi raggiungere, è far ridere la gente. Se poi riesci, come ha fatto Chaplin, ad alternare il riso con il pianto, hai ottenuto la conquista più importante in assoluto. Non miro necessariamente a tanto, ma riconosco che si tratta del traguardo supremo
  • Richard Avedon

    “I miei ritratti dicono molto più di me che delle persone che io fotografo”
  • Steve Mc-Curry

    LA VITA È A COLORI E PER QUESTO LA SCELTA DEL COLORE MI SEMBRA PIÙ LOGICA, MOLTO NATURALE. ATTRAVERSO IL COLORE RESTITUISCO LA VITA COME APPARE
  • Sebastião Salgado

    IL VIAGGIO DI UN UOMO DENTRO SE STESSO. UNO SGUARDO CHE CI AVVICINA ALLA NATURA, PER LA RICERCA DI UNA NUOVA ARMONIA

I PORTFOLI DEL MESE

Image Mag, in questo angolo del WEB, invita i lettori a caricare i propri lavori, perché possano essere presi in visione dalla redazione, la quale pubblicherà i migliori, un po’ come accade per la rivista cartacea. Avremo quindi i portfoli del periodo, che contribuiranno comunque a divulgare la fotografia: come strumento creativo e di comunicazione. Rappresenteranno anche un viatico per nutrire la nostra reciproca conoscenza, come si conviene nelle comunità più aggregate. Ne aspettiamo tante, d’immagini. Più ne arriveranno, maggiore sarà la nostra soddisfazione; convinti di aver preso la decisione giusta..
I Portfoli del mese