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HENRI MANUEL, FOTOGRAFO FRANCESE

Henri Manuel, fotografo ritrattista francese, è nato il 24 aprile 1874 a Parigi. Lui ha fatto in tempo a vivere La Belle Époque, iniziata in Francia con L'Esposizione Universale di Parigi del 1900, evento che testimoniò lo sviluppo economico e industriale dell'Europa ottocentesca. Era cresciuta la produzione e la partecipazione alla vita politica. Lo sport univa i popoli, ma li preparava anche alla guerra.

Citiamo qualche data: 1895, i fratelli Auguste e Louis Lumière inventano lo spettacolo cinematografico; 1901, Guglielmo Marconi inventa la radio, i cui segnali vengono trasmessi dall’Europa agli Stati Uniti; 1903, i fratelli Wright decollano col loro aeroplano; 1903, nasce la prima tipologia di fotografia a colori (poi commercializzata dal 1907); nel 1913 nasce l catena di montaggio di Henry Ford.
Dopo sarebbe arrivata la guerra a cancellare un po’ tutto, ma la fotografia si era diffusa maggiormente in tutta la Francia. Oltre al ritratto, prendevano vita altri generi: la moda e l’immagine pubblicitaria. Henri Manuel fu in grado di differenziare la propria attività nei nuovi ambiti, e questo è il merito che gli riconosciamo.

Nel 1900, Henri Manuel aprì uno studio d'arte a Parigi con suo fratello Gaston (1881-1967), specializzandosi in ritrattistica. In brevissimo tempo fotografa personaggi del mondo della politica, dell'arte, dello spettacolo e dello sport. I suoi ritratti furono gradualmente utilizzati dalla stampa quotidiana e, nel 1910, creò un servizio stampa incaricato di commercializzarli: l'Henri Manuel Universal Reporting Agency. Nel 1923, con Jacques-André Boiffard e Man Ray, illustra la prima edizione di Nadja di André Breton, pubblicata nella collezione bianca di Gallimard.

Henri Manuel, altre note di vita

Nel 1925, Henri Manuel affittò un edificio al 27 di rue du Faubourg Montmartre. Su cinque piani erano dislocati i laboratori, le officine ed i servizi commerciali. Per rendere redditizi i suoi affari, diversificò la sua produzione, lavorò per la moda e fotografò abiti e scenografie di Chanel, Lanvin, Patou, Poiret, Schiaparelli. Durante il periodo tra le due guerre, è stato il fotografo più prolifico nel settore della moda; ha poi lavorato per trenta riviste di moda. Negli anni '30, come molti suoi colleghi, si apre alla fotografia pubblicitaria.

I suoi rapporti con i membri del governo e dei vari ministeri che si recavano a farsi ritrarre nel suo studio favorirono sicuramente l'ottenimento d’importanti commissioni tra il 1921 e il 1932, in particolare reportage su ospedali o grandi campagne fotografiche sulle carceri. Quest'ultimo rapporto si caratterizza per la sua portata, per la sua esaustività, per la volontà di mostrare che il carcere non è solo un luogo di detenzione, ma anche di riscatto attraverso il lavoro.

Lo studio venne sequestrato durante la seconda guerra mondiale. Vittima delle leggi razziali, Henri Manuel fu costretto nel 1941 a vendere l’attività a uno dei suoi collaboratori, Louis Silvestre. Nel 1946, il tribunale civile della Senna annullò questa vendita, Henri Manuel riprese il lavoro ma morì l'anno successivo. La maggior parte delle sue foto andarono distrutte e un gran numero (circa 261.000) furono addirittura vendute per il recupero di vecchi vetri. Nell'Archivio Fotografico ("Médiathèque de l’architecture et du patrimoine" -MAP- dipendente dal Ministero della cultura e della comunicazione) sono conservate circa 500 lastre acquistate dallo Stato nel 1988.

Henri Manuel muore l'11 settembre 1947 a Neuilly-sur-Seine.

Le fotografie

Henri Manuel. Jeanne Desvaux, ballerina e modella, ca. 1920.
Henri Manuel. Colette.

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