[SI INIZIA IL PONTE]
5 gennaio 1933: A San Francisco, negli Stati Uniti, inizia la costruzione del Golden Gate Bridge. Il ponte sovrasta la baia di San Francisco e collega l'omonima città con la parte meridionale della Contea di Marin. Ogni giorno sulle sei corsie del ponte transitano circa 100.000 veicoli. L’anniversario ci permette di ricordare Ansel Adams e due suoi scatti nell’area del Golden Gate.
[Ansel Adams e il Golden Gate]
Ansel Adams è giustamente celebrato per le sue immagini iconiche di Yosemite, dei parchi nazionali e quelli del sud-ovest. A volte vengono trascurate alcune delle sue immagini più importanti come quelle scattate dalla sua casa a San Francisco e nella Bay Area.
Il Golden Gate prima del ponte, San Francisco, 1932
“In una bellissima mattinata di tempeste” scrisse Adams, “Ho guardato fuori dalla finestra della nostra casa di San Francisco e ho visto delle nuvole magnifiche rotolare da nord sopra il Golden Gate. Ho preso l'attrezzatura 8 x 10 e ho guidato fino alla fine della 32a Avenue ai margini di Seacliff. Mi sono precipitato lungo il vecchio binario ferroviario di Cliff House per un breve tratto, poi giù fino alla cresta di un promontorio. Da lì, una vista grandiosa del Golden Gate mi ha convinto a montare il treppiede, installare la fotocamera e l'obiettivo, per concentrarmi sul meraviglioso paesaggio di nuvole in continua evoluzione".
Il Golden Gate e il ponte da Baker Beach, San Francisco, 1953
Molto prima che il ponte fosse costruito, l'adolescente Adams prendeva spesso il tram da casa sua vicino a Baker Beach fino al lungomare in centro, poi il traghetto per attraversare il Golden Gate. Trascorsa la giornata in giro per le colline Marin, vide a sinistra questa fotografia.
[Il fotografo, Ansel Adams]
Tra i più popolari fotografi al mondo, Ansel Adams ha dedicato l’intera vita alla natura, contribuendo a consolidare nell’immaginario collettivo l’idea della wilderness americana.
Nato a San Francisco pochi anni prima del catastrofico terremoto del 1906, durante l’infanzia trova nelle vicine dune del Golden Gate una fonte inesauribile di avventure. Il suo legame con la natura si trasforma in vera e propria passione in occasione del primo viaggio allo Yosemite National Park. Appena quattordicenne, Adams scatta le prime fotografie del parco che diviene uno dei suoi soggetti preferiti, sebbene nel corso della carriera abbia l’occasione di ritrarre numerose aree naturali americane.
È alla fine degli anni ’20 che Adams conosce, grazie a Paul Strand, i principi della straight photography. Proprio tali principi – centrati sulla purezza e sull’autonomia della fotografia quale linguaggio espressivo – sono alla base dell’attività del gruppo f/64, che Adams fonda insieme a Edward Weston, Sonya Noskowiak e Imogen Cunningham, nel 1932. Il nome stesso del gruppo ne rappresenta ideologicamente anche il manifesto: nella macchina fotografica, f/64 è la più piccola apertura del diaframma, che permette di ottenere la massima profondità di campo e la migliore nitidezza dell’immagine sia in primo piano sia nella distanza.
La visualizzazione dell’immagine che si vuole ottenere, ancor prima dell’esposizione e della stampa, è ciò che Adams ritiene fondamentale nel creare fotografie che, nel suo caso, hanno lo scopo ultimo di riflettere ciò che si prova di fronte allo spettacolo straordinario della natura.
La wilderness è per lui uno stato della mente e del cuore, un diritto che va difeso dalle crescenti minacce costituite da fenomeni come il turismo di massa, l’espansione industriale e la diffusione del consumismo. Attivamente impegnato come ambientalista, Adams condurrà in prima persona numerose campagne mostrando, attraverso le sue fotografie, non tanto la realtà e le cause del crescente degrado, quanto l’irrinunciabile meraviglia della natura incontaminata.
[Le fotografie]
Ansel Adams. Il Golden Gate prima del ponte, San Francisco, 1932
Ansel Adams. Il Golden Gate e il ponte da Baker Beach, San Francisco, 1953