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[LA DANZA DI BARBARA MORGAN]

Nata a Buffalo, Kansas, l’8 luglio 1900, Barbara Morgan si è trasferita con la sua famiglia in California poco dopo la sua nascita. Ha studiato all'Università della California a Los Angeles, poi ha insegnato corsi d'arte al liceo e al college dopo la sua laurea nel 1923. Nel 1925 ha aiutato Edward Weston ad allestire una mostra del suo lavoro alla UCLA Gallery. Con suo marito, il fotografo Willard Morgan, si trasferì a New York City nel 1930 e si concentrò sulla pittura fino al 1935, quando la nascita di un bambino la portò alla fotografia, un mezzo che poteva essere praticato in modo rapido ed efficiente.

[NASCE L’ATTRICE DI MARY POPPINS]

Lo scorso anno parlammo dello Yosemite National Park, che il Congresso degli Stati Uniti fondò proprio il 1° ottobre 1890; il che ci permise di ricordare Ansel Adams, che proprio lì iniziò a fotografare. Oggi parleremo di Julia Andrews. Attrice, cantante, ma anche regista e scrittrice britannica, ha conquistato generazioni di bambini nei panni della Tata più famosa al mondo, "Mary Poppins". Divenuta una sorta di leggenda vivente, ha vinto tutti i maggiori premi del mondo dello spettacolo, tra cui un Oscar, cinque Golden Globe, due Emmy, tre Grammy e molti altri.

[SI INIZIA IL PONTE]

5 gennaio 1933: A San Francisco, negli Stati Uniti, inizia la costruzione del Golden Gate Bridge. Il ponte sovrasta la baia di San Francisco e collega l'omonima città con la parte meridionale della Contea di Marin. Ogni giorno sulle sei corsie del ponte transitano circa 100.000 veicoli. L’anniversario ci permette di ricordare Ansel Adams e due suoi scatti nell’area del Golden Gate.

Ansel Adams

Tutti gli appassionati di fotografia conoscono Ansel Adams, molti imitandone lo stile. Le pubblicazioni tecniche lo citano spesso, riferendosi al “sistema zonale”. Tra l’altro, il rinnovato interesse per l’analogico, e nei confronti del gande formato, ha riportato sugli scudi il fotografo americano. In molti si sono emozionati di fronte ai suoi paesaggi, alle immagini dei parchi. Parecchi di noi, poi, hanno in biblioteca (quella fotografica) “Il Negativo”, quale bibbia del proprio sapere.