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Antonio Guccione

COME IN UN FILM … Lei è bella, svedese, giovanissima. Lui la incontra in aeroporto: ne nasce un amore, quello importante, per la vita. Ci piace iniziare così, da un episodio che ci è stato raccontato con garbo ed eleganza. Con la fotografia pare non esservi alcun legame e invece non è così. Da Antonio abbiamo imparato il rispetto per la vita e per il sentiero che t’invita a percorrere. Di mezzo c’è anche il mestiere, e non potrebbe essere altrimenti.

Bernice Abbott

Non è facile parlare di Lei, anche perché ci si rende conto di affrontare un’artista in perenne mutamento. Lei è famosa per i suoi ritratti, per la fotografia documentaria e per quella scientifica, oltre che come archivista del maestro francese Eugène Atget. Negli anni Trenta realizzò un grande progetto dedicato alla città di New York, immortalando le trasformazioni in atto nella città. Ci troviamo di fronte a un corpus d’opere non imponente, ma variegato; dove per comprendere occorre tornare indietro e cambiare strada: quella che lei ha percorso prima di noi, umili osservatori. “La visione del ventesimo secolo è stata creata dalla fotografia, l’immagine ha quasi sostituito la parola come mezzo di comunicazione”. Con queste parole Berenice Abbott, grande interprete dello scatto, ha saputo cogliere l’essenza della fotografia, dandone una visione moderna, definendone il rapporto con il reale sin dal secolo scorso.