Skip to main content

[GJON MILI, IL FOTOGRAFO DEL TEMPO]

In fotografia, ma anche tra appassionati, si parla spesso di luce e tempo. In effetti, l’arte dello scatto si occupa di entrambe le componenti: scrivendo e documentando momenti che rimangono fissati in quel “sempre” che diventa l’ambizione di molti. Gjon ha sminuzzato il tempo degli istanti ravvicinati, portando alla luce (è il caso di dirlo) l’analisi di ciò che si muove, invisibile all’occhio nudo. Ne è rimasto affascinato anche Pablo Picasso, che ha disegnato nel nulla soggetti poi diventati palesi alla fine del processo fotografico. E’ una fotografia diversa, quella Gjon ci mostra; in due ambiti: stroboscopico e “pittorico”. Su LIFE i suoi lavori ebbero successo, e tanto basta. Resta comunque l’impatto dell’originalità, che poi vive per il fatto di aver utilizzato tecniche relegate al solo in ambito scientifico.

[PABLO PICASSO, IL PIU’ FOTOGRAFATO]

Non è la prima volta che ci occupiamo del pittore spagnolo, anzi; ma nel giorno del suo compleanno non potevamo esimerci dal guardare alla sua vita: un fiume turbolento tra espressività artistica e amori continui. Pablo ha stretto poi un rapporto intenso con la fotografia. Se n’è occupato anche personalmente, diventandone però spesso soggetto. Molti fotografi l’hanno ritratto, il più delle volte in relazione all’amicizia che li legava al pittore cubista. Oggi incontreremo Lucien Clergue, che deve l’inizio della sua carriera alle incitazioni di Pablo Picasso.