Skip to main content

[LA CENGIA MARTINI]

Per una volta, ci rechiamo in montagna, tra gli scenari (oggi splendidi) della guerra sulle Dolomiti. Il 19 ottobre del 1915, gli alpini del battaglione Val Chisone compiono un’impresa eroica. Li comanda il Maggiore Ettore Martini. Le tracce e le ambientazioni di quanto accadde sono visibili ancora oggi e possono costituire la meta di una gita sulle alte vette dell’Alto Adige, con tante belle fotografie da portare a casa.

GRANDE GUERRA BIANCA

Il 24 maggio 1915, dopo aver rotto la Triplice Alleanza, l’Italia entra in guerra contro l’Austria, occupando una linea di fronte il più delle volte costituita da montagne. Lassù, gli austriaci presidiavano le vette più alte, a scapito dei nostri soldati, impegnati troppo spesso nel tentativo di sfondare una fortificazione prima naturale, poi militare.

La guerra, per due anni, divenne “di posizione”, almeno fino alla pagina tragica di Caporetto, quando i tedeschi, provenienti dal fronte russo, ruppero tutte le linee e costrinsero le truppe italiche a ritrovare se stesse sulle rive del Piave.