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THE CONCERT IN CENTRAL PARK

19 settembre 1981. Il duo Simon e Garfunkel tiene davanti a 500.000 spettatori il concerto più famoso: "The Concert in Central Park", da cui nascerà l'omonimo album dal vivo, uno dei più bei dischi “live” di sempre (in vendita da febbraio ’82) . Il successo del concerto consacra i due musicisti tra i grandi della musica mondiale.

Nel 1980 le carriere soliste di Simon e Garfunkel stavano vacillando, ma anche la “Grande Mela” era in sofferenza, compreso il suo “polmone verde”, in forte declino. L’ultimo album del duo, “Bridge over Troubled Water”, era rimasto in vetta alle classifiche per tre anni. Un concerto gratuito avrebbe potuto rivitalizzare le sorti della coppia e anche quelle del parco. Così è stato.

Prima si era pensato a una versione tradizionale del duo, voce e chitarre, come Garfunkel avrebbe preferito; poi l’opinione di Simon prevalse su tutto: le canzoni sarebbero state arrangiate diversamente, con l’aggiunta di qualche suo brano da solista. Si arrivo così alla scaletta finale: dieci canzoni del duo, 8 di Paul Simon, una di Garfunkel, un paio di cover.

Dopo Central Park

Il dopo Central Park, però, non fu dei migliori. Nell’82 il duo organizzò un tour mondiale, ma non ne nacque un disco nuovo. La coppia si sciolse, suonando insieme solo nel 1990 alla cerimonia della Rock and Roll Hall of Fame. Paul Simon, da solista, tenne un altro concerto a Central Park nell’estate del 1991, ma Garfunkel rifiutò l’invito a partecipare. Sarebbero andati ancora in tour, nel 1993 e nel 2003. Da quest’ultimo appuntamento nacque l’album dal vivo “Old friends”.

Il disco "The Concert in Central Park" rimase la vera testimonianza della grandezza del duo.

Paul Simon e Art Garfunkel, la storia insieme

Parlare di Simon e Garfunkel è difficile, anche perché già l’idea della loro musica sopravanza sempre. I ricordi si tuffano nelle immagini degli anni ’70, in quella Alfa Romeo “duetto” che esce da una galleria sul ritornello di Mrs. Robinson. Brutta cosa la nostalgia.

Paul Simon e Art Garfunkel sono di origini ebraiche e crescono alla periferia di New York. I due frequentano la medesima scuola elementare, dove peraltro calcano il palco assieme nelle recite scolastiche. Passando all’High School, avranno modo di suonare anche assieme. Col tempo arriveranno anche a incidere dischi, con risultati altalenanti.

Paul e Art vedono dividersi le loro strade durante l’Università, quando il primo coglierà l’opportunità di suonare con Bob Dylan e Carole King. Nel 1964 si ritrovano per incidere il loro primo album, che peraltro contiene la versione acustica di “The Sound of Silence”. Il disco vende poco e la coppia si separa di nuovo. Paul Simon vola in Inghilterra per registrare un disco da solista, ma intanto, al di là dell’Oceano, “The Sound of Silence” viene ri-arrangiata. Le radio della costa est la trasmettono di continuo e il brano raggiunge la vetta delle classifiche di vendita. Paul torna negli USA, ricompone il duo, e dal qual momento prende vita la coppia che entrerà nella storia della musica internazionale.

Nel 1966 esce l’album "Sounds of Silence", l’anno successivo i due compongono la colonna sonora del film “Il Laureato”. Nel 1968 esce il disco "Bookends", che include "Mrs. Robinson" e "America". La coppia però si separa di nuovo, per il fatto che Art inizia a dedicarsi al cinema. Il duo Simon & Garfunkel non si ricostituirà mai più ufficialmente, anche se non mancheranno le occasioni nelle quali i due cantanti trovino il modo di tornare sul palco insieme. Come visto, il 19 settembre 1981, Simon e Garfunkel si riuniscono per un concerto gratuito a New York, a Central Park. All'evento partecipano oltre 500.000 persone. Pochi mesi più tardi, il 16 febbraio 1982, viene pubblicato un album live dell'evento. Si tratta probabilmente di uno dischi live più noti del XX secolo: The Concert in Central Park.

Le fotografie

Per ricordare Simon e Garfunkel abbiamo chiamato in causa un ritratto di Richard Avedon, poi diventato la copertina dell’LP Bookends. Ovviamente non poteva mancare il disco del Concerto di Central Park.

Il fotografo, Richard Avedon

Richard Avedon (1923-2004) è nato e ha vissuto a New York City. Il suo interesse per la fotografia è iniziato in tenera età e si è unito al club fotografico della Young Men's Hebrew Association (YMHA) quando aveva dodici anni. Ha frequentato la DeWitt Clinton High School nel Bronx, dove ha co-curato la rivista letteraria della scuola, The Magpie, con James Baldwin. È stato nominato Poeta Laureato delle scuole superiori di New York nel 1941.

Avedon si è unito alle forze armate nel 1942 durante la seconda guerra mondiale, come fotografo nella marina mercantile degli Stati Uniti. Come ha descritto, “Il mio lavoro era scattare fotografie d’identità”. “Credo di aver fotografato centomila volti prima che mi venisse in mente che stavo diventando un fotografo".

Dopo due anni di servizio, ha lasciato la marina mercantile per lavorare come fotografo professionista, inizialmente creando immagini di moda e studiando con l'art director Alexey Brodovitch presso il Design Laboratory della New School for Social Research. All'età di ventidue anni, Avedon ha iniziato a lavorare come fotografo freelance, principalmente per Harper's Bazaar. Ha fotografato modelli e moda per le strade, nei locali notturni, al circo, sulla spiaggia e in altri luoghi non comuni, impiegando intraprendenza e inventiva che sono diventati i caratteri distintivi della sua arte. Sotto la guida di Brodovitch, è diventato rapidamente il fotografo principale di Harper's Bazaar.

Dall'inizio della sua carriera, Avedon ha realizzato ritratti per la pubblicazione sulle riviste Theatre Arts, Life, Look e Harper's Bazaar. Era affascinato dalla capacità della fotografia di suggerire la personalità ed evocare la vita dei suoi soggetti. Ha catturato pose, atteggiamenti, acconciature, vestiti e accessori come elementi vitali e rivelatori di un'immagine. Aveva piena fiducia nella natura bidimensionale della fotografia, le cui regole si piegavano ai suoi scopi stilistici e narrativi. Come ha detto ironicamente, "Le mie fotografie non vanno sotto la superficie”. “Ho grande fiducia nelle superfici, una buona è piena di indizi”.

Dopo aver curato il numero di aprile 1965 di Harper's Bazaar, Avedon lasciò la rivista ed è entrato a far parte di Vogue, dove ha lavorato per più di vent'anni. Nel 1992, Avedon è diventato il primo fotografo dello staff del The New Yorker, dove i suoi ritratti hanno contribuito a ridefinire l'estetica della rivista. Durante questo periodo, le sue fotografie di moda sono apparse quasi esclusivamente sulla rivista francese Égoïste.

In tutto, Avedon ha gestito uno studio commerciale di successo. E’ stato ampiamente accreditato di aver cancellato il confine tra la fotografia "artistica" e "commerciale". Il suo lavoro di definizione del marchio e le lunghe associazioni con Calvin Klein, Revlon, Versace e dozzine di altre aziende hanno portato ad alcune delle campagne pubblicitarie più famose della storia americana. Queste campagne hanno dato ad Avedon la libertà di perseguire grandi progetti in cui ha esplorato le sue passioni culturali, politiche e personali. È noto per la sua estesa ritrattistica del movimento americano per i diritti civili, la guerra del Vietnam e un celebre ciclo di fotografie di suo padre, Jacob Israel Avedon. Nel 1976, per la rivista Rolling Stone, ha prodotto "The Family", un ritratto collettivo dell'élite di potere americana al momento delle elezioni del bicentenario del paese. Dal 1979 al 1985 ha lavorato a lungo su commissione dell'Amon Carter Museum of American Art, producendo il libro In the American West.

Dopo aver subito un'emorragia cerebrale mentre era in missione per The New Yorker, Richard Avedon è morto a San Antonio, in Texas, il 1° ottobre 2004.

(Fonte Avedon Foundation)

Le fotografie.

Paul Simon and Art Garfunkel. Richard Avedon, 1967. Copertina dell’album “Bookends”.

Copertina del disco dal vivo "The Concert in Central Park".

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