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[IL PADRE DELLA STRATOCASTER]

Oggi parleremo della Fender, una chitarra diventata un mito nelle mani di big come Jimi Hendrix, Bob Dylan, Eric Clapton, Mark Knopfler (nella foto di Fabio Lovino) e tanti altri. La nascita di quello strumento ha segnato la rivoluzione degli anni Sessanta. E ancora oggi la Fender, “chitarra rock” per eccellenza, non teme certo il confronto con la creatività dei musicisti contemporanei. Ovviamente non potevamo dimenticare il suo inventore, anche lui un personaggio mitologico, che peraltro a quella “sei corde” ha dato il nome.

[OYE COMO VA, CARLOS]

Carlos Augusto Alves Santana, chitarrista messicano naturalizzato statunitense, nasce il 20 luglio 1947. Con la sua band, è diventato famoso alla fine degli anni '60 e all'inizio degli anni '70. Il suo linguaggio musicale si componeva di rock, salsa e jazz fusion. Il suono della band presentava una chitarra melodica mescolata al blues, il tutto impostato su ritmi latini e africani, accompagnati da strumenti a percussione in maniera ridondante, difficilmente ascoltati nella musica rock.

[RICORDANDO JIMI HENDRIX]

18 Settembre 1970. A Londra, il cantante Jimi Hendrix viene trovato cadavere. Il chitarrista fa parte della storia del blues, in senso pieno; ma di lui potremmo dire molto di più: era cantautore, poeta della controcultura americana, e uno dei più grandi chitarristi della storia. Viene ricordato da tutti per la sua esibizione al festival di Woodstock del 1969, ove suonò l'inno americano in modo distorto.

[RICORDANDO LUGLIO, E ANCHE AMY]

L’estate incalza: caldo, belle giornate (almeno da noi, con qualche gradinata di troppo), vacanze per tanti. I social ne sono testimoni: spiagge, monti, laghi, sorrisi, buon cibo, selfie sereni. Un tempo, per i vacanzieri di luglio era il tempo di spedire le cartoline, su invito (quasi sempre) della madre di famiglia. A volte si erano dimenticati gli indirizzi, in altre occasioni ci si scordava la spedizione, così si tornava a casa con i “saluti da” per amici e parenti. A luglio abbiamo tralasciato tante cose, senza volerlo naturalmente. Rimediamo un po’ oggi, per farci perdonare. Buon Agosto a tutti i lettori.