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[RICORDANDO JIMI HENDRIX]

18 Settembre 1970. A Londra, il cantante Jimi Hendrix viene trovato cadavere. Il chitarrista fa parte della storia del blues, in senso pieno; ma di lui potremmo dire molto di più: era cantautore, poeta della controcultura americana, e uno dei più grandi chitarristi della storia. Viene ricordato da tutti per la sua esibizione al festival di Woodstock del 1969, ove suonò l'inno americano in modo distorto.

C’è un grande mistero attorno alla morte di Jimi: omicidio? Suicidio? Ed anche le testimonianze delle persone vicine al musicista sembrano essere strane e contraddittorie. Il chitarrista aveva 27 anni, che pare essere un’età maledetta: oltre a Hendrix, Janis Joplin, Brian Jones, Kurt Cobain, Jim Morrison e recentemente Amy Winehouse hanno trovato la fine dei propri giorni a quell’età. Una strana coincidenza.

La vita

James Marshall Hendrix, nato il 27 novembre 1942 a Seattle, è stato considerato all'unanimità il più grande chitarrista elettrico di tutti tempi. Dal suo strumento seppe trarre numerosi effetti timbrici. Jimi vive i suoi primi anni di vita in una situazione familiare non delle più felici. Per anni convive con la nonna, mentre padre e madre si arrangiano in mille lavori.

All'età di soli dodici anni riceve come dono la sua prima chitarra elettrica, con cui comincia a esercitarsi da autodidatta. I problemi si aggravano da lì a poco. La madre muore quando Jimi ha solo quindici anni e all'età di sedici viene espulso da scuola. Comincia a vagabondare, guadagnandosi da vivere con gruppi di rhythm and blues e di rock'n'roll. A ventun anni s’inserisce nel giro dei session-man, ossia di coloro che vengono pagati a cottimo per le prestazioni musicali. Nel giro di poco tempo diventa il chitarrista di personalità come Little Richard, Wilson Pickett e Tina Turner.

Nel 1965 al Greenwich Village forma il suo primo complesso stabile, ottenendo un contratto per esibirsi regolarmente. Con una situazione economica più sicura ha modo di concentrarsi nello studio della tecnica esecutiva, nella quale arriva a livelli difficilmente raggiungibili. Nei suoi brevi quattro anni di "regno", Jimi Hendrix amplia il vocabolario della chitarra elettrica rock più di qualsiasi altro.

Trasferitosi a Londra (1966), suona con la nuova band, chiamata significativamente "The Jimi Hendrix Experience". Il primo singolo del gruppo, "Hey Joe", rimane nelle classifiche inglesi per dieci settimane.

Nonostante lo schiacciante successo in Inghilterra, la Hendrix Experience nel giugno del 1967 torna in America, infiammando letteralmente la folla del Monterey International Pop Festival. Al termine della sua esibizione, dopo aver dato fuoco alla chitarra, Jimi raccoglie un'ovazione interminabile.Nel 1969 l'Experience si scioglie, ma ad agosto Jimi trionfa a Woodstock, con una versione delirante dell'inno americano. Hendrix non si limita a distorcere la celebre melodia ma, in linea col pacifismo e le contestazioni del tempo, imita il suono di spari e bombardamenti, ricordando a tutti che era in corso la tragica guerra del Vietnam.

Il 18 settembre 1970 Hendrix viene ritrovato morto a Londra riverso sul letto di una stanza del Samarkand Hotel, per una overdose di barbiturici.

Il fotografo

Gered Mankowitz è nato a Londra, Inghilterra, il 3 agosto 1946, primo di quattro figli dell'autore, drammaturgo, produttore e scrittore cinematografico Wolf Mankowitz e di sua moglie, la psicoterapeuta junghiana Ann Mankowitz.

Gered ha lasciato gli studi a 15 anni, completando la sua istruzione senza alcuna qualifica formale. Avendo mostrato un "occhio" naturale per la fotografia durante una gita scolastica in Olanda ed essendo stato ispirato a dedicarsi alla fotografia dal leggendario attore Peter Sellers, che era un socio in affari di suo padre, le fotografie di Gered sono state viste dal fotografo Tom Blau, che gli offrì un apprendistato presso la sua famosa agenzia fotografica, Camera Press Ltd., a Londra. Per diversi mesi Gered ha lavorato in tutti i vari reparti che componevano Camera Press, per poi trasferirsi a svolgere vari incarichi a Londra e dintorni.

Nel 1961, Gered andò alle Barbados con la sua famiglia e iniziò a scattare fotografie in modo professionale utilizzando una fotocamera Hasselblad 500C; producendo lavori che andavano dagli studi di architettura al primo atterraggio del Boeing 707 all'aeroporto di Bridgetown per la British West Indian Airways.

Al suo ritorno a Londra, a Gered venne offerta la possibilità di andare a Parigi per le collezioni autunnali, lavorando per il famoso fotografo di moda Alec Murray. Nonostante il glamour e l'atmosfera eccitante, era chiaro che questo particolare genere di fotografia non faceva per lui. Al suo ritorno a Londra ha iniziato a lavorare per il ritrattista "show-biz", Jeff Vickers. Insieme a lui, all'inizio del 1963, Gered aprì il suo primo studio a 9 Masons Yard, nel cuore del West End di Londra. Da un lato c'era la famigerata discoteca "The Scotch of St. James" dove Jimi Hendrix avrebbe suonato nel 1966, e dall'altro la galleria d'arte "Indica ”, in parte finanziata dai Beatles e dove John Lennon avrebbe incontrato per la prima volta Yoko Ono.

Nel giro di pochi mesi Gered aveva già iniziato a farsi un nome nel mondo della musica. All'inizio del 1965, ha fotografato i Rolling Stones. Questo fu un importante punto di svolta nella sua carriera, perché da questa prima seduta uscì la copertina di "Out of Our Heads". Gli Stones gli chiesero di andare in America con loro nel loro tour autunnale del 1965. Durante questo tour di 6 settimane (36 città), Gered ha fotografato gli Stones sul palco e fuori, e si è avvicinato particolarmente a Keith e Charlie. Ha poi continuato a lavorare con loro come fotografo "ufficiale", producendo foto per altri album, ritraendo il gruppo a casa, in studio di registrazione, sul palco e dietro le quinte fino alla metà del 1967.

Durante gli anni '60, Gered ha continuato a operare nel mondo della musica con molti artisti importanti tra cui Jimi Hendrix, Free, Traffic, The Yardbirds, The Small Faces e Soft Machine; negli anni '70 e '80 con Slade, Gary Glitter, Suzi Quatro, Sweet, Elton John, Kate Bush, Eurythmics, ABC, Duran Duran e molti altri.

Per oltre 22 anni, dal 1979, Gered ha lavorato nel suo studio a nord di Londra, una cappella vittoriana convertita. Durante questo periodo, è stato anche un collaboratore regolare di diverse importanti pubblicazioni tra cui The Sunday Times Magazine, The Observer Magazine e Mojo magazine, oltre a continuare la sua carriera nelle sessioni di ripresa dell'industria musicale, con artisti come Oasis, Verve, Catatonia, Kula Shaker, The Buena Vista Social Club, Snow patrol, The Bravery, Dukes Spirit, Patrick Wolf e molti altri.

(Fonte: sito dell’autore)

Jimi Hendrix, 18 Settembre 1970, Gered Mankowitz

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