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[19 AGOSTO, CHI SPEGNERA’ LE CANDELINE?]

Correva l’anno 1839. A quei tempi l’Europa era diversa, un continente che non aveva ancora conosciuto gli orrori di due guerre mondiali. Anche l’Italia appariva differente, divisa, con qualche vagito di modernità: la ferrovia Napoli-Portici sarebbe stata inaugurata in ottobre. Qui da noi nel 1918 arriverà la “spagnola”, un’epidemia virale che farà temere la fine del mondo. Il 1839 però è l’anno della fotografia. Il 7 Gennaio di quell’anno un politico (Arago) annunciava l’invenzione di L. Daguerre, che verrà poi presentata il 19 Agosto.

[PAUL VALÉRY, LE RIFLESSIONI QUOTIDIANE]

Il 30 ottobre 1871 nasce il poeta Paul Valéry. Di lui ricordiamo il discorso tenuto alla Sorbona il 7 gennaio 1939, in occasione del Centenario della Fotografia. Curiosando nella sua vita, ci è piaciuto il fatto che lui annotasse quotidianamente le proprie riflessioni su un diario, arrivando a produrre 261 quaderni manoscritti, per un totale di 26.600 pagine. Voleva controllare l’intelletto, Valéry; ma ha offerto un connotato temporale al suo pensiero, come si potrebbe fare in fotografia. La considerazione è nostra, forse presuntuosa; ma crediamo vada bene così.