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[Il BARACK OBAMA di GIOVANNI GASTEL]

Il 4 agosto 1961 nasce Barack Obama. Lui è stato il 44esimo presidente degli Stati Uniti. La sua storia è quella americana: valori del cuore, educazione borghese in una famiglia forte, duro lavoro e istruzione; tutti mezzi per andare avanti, con la convinzione che una vita così benedetta debba essere vissuta al servizio degli altri.

Quando Barack Obama è stato eletto presidente nel 2008, è diventato il primo afroamericano a ricoprire la carica. Nel suo libro di memorie Dreams from My Father (1995), Obama descrive la complessità della scoperta della propria identità nell'adolescenza. Nel 1992, Obama sposa Michelle Robinson, un avvocato che aveva anche eccelso ad Harvard Law. Le loro figlie, Malia e Sasha, sono nate rispettivamente nel 1998 e nel 2001. Obama è stato eletto al Senato dell'Illinois nel 1996, e poi al Senato degli Stati Uniti nel 2004. Come presidente entrante, Obama ha affrontato molte sfide: un collasso economico, le guerre in Iraq e in Afghanistan e la continua minaccia del terrorismo. Inaugurato davanti a una folla stimata di 1,8 milioni di persone, Obama ha proposto una spesa federale senza precedenti per rilanciare l'economia e sperava anche di rinnovare la statura dell'America nel mondo. Durante il suo primo mandato ha firmato tre progetti di legge: un disegno di legge omnibus per stimolare l'economia, una legislazione che rende l'assistenza sanitaria più accessibile e conveniente e una legislazione che riforma le istituzioni finanziarie della nazione. Obama ha anche sollecitato una legge sulla retribuzione equa per le donne, una legislazione sulla riforma finanziaria e sforzi per la protezione dei consumatori. Nel 2009, Obama è diventato il quarto presidente a ricevere il premio Nobel per la pace.

Nel 2012, è stato rieletto sull'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney. L'amministrazione Obama ha anche adottato un accordo sul cambiamento climatico firmato da 195 nazioni per ridurre le emissioni di gas serra e rallentare il riscaldamento globale.

(Fonte: Sito WEB della Casa Bianca)

La fotografia che proponiamo proviene dal libro “The people I like, The book”, che tra l’altro ci consente alcune riflessioni. La carriera fotografica di Giovanni Gastel non lo vede come ritrattista, almeno in senso classico. Con il volume citato (Ed. Skira) un po’ ci contraddice, perché è interamente dedicato ai volti; e, come ha detto lui: “Racconta il mio mondo, le persone che mi hanno trasmesso qualcosa, insegnato, toccato l’anima”. Ecco che lo scenario diventa più chiaro, dove di base c’è una scelta, che poi diventa il desiderio di un incontro. Di mezzo c’è lo scatto, che come spesso ci ha riferito Giovanni, rappresenta un atto di seduzione da condividere in due.

Già, è facile a dirsi, ma l’istante altro non è se non un momento cruciale, spesso decisivo come diceva Bresson. Però, è proprio lì che nascevano i ritratti di Gastel: un’interpretazione momentanea, lunga quanto un click, dove l’autore (lui) non diventava uno specchio, ma un filtro attraverso il quale veniva setacciato il soggetto che aveva di fronte. E’ comprensibile, quindi, come in ogni fotografia, oggi, si possa riconoscere la firma, perché parte del divenire finale, del risultato.

A nostro parere, una seduta fotografica con Giovanni Gastel era seduttiva di per sé. Lui era forte della sua consapevolezza, che affiancava a una grande disponibilità. Durante i suoi scatti, riversava sul set la cultura maturata per anni, la capacità d’interagire e, se vogliamo, di essere amato. Il soggetto percepiva di sentirsi coccolato, quasi che quell’istante (quello del click) avesse sempre fatto parte della sua storia. Nel libro riconosciamo personaggi celebri che comunque si offrono, senza false ipocrisie. Non ne emergono pose connotate e nemmeno la notorietà, ma soltanto la voglia di esserci: lì, di fronte a Giovanni, per un istante che diventerà eterno.

La fotografia. Barack Obama. Ph. Giovanni Gastel.

Giovanni Gastel, Barack Obama, 4 agosto 1961

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