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NASCE FRANCIS SCOTT KEY FITZGERALD

La vita di Francis Scott Fitzgerald somiglia per certi aspetti a quella di Gatsby, l’interprete del suo romanzo più famoso. E’ brillante, intelligente, alla moda. La sua relazione con Zelda fa di lui un letterato bohémien. Sono una coppia di giovani (si sposano quando lui ha 24 anni e lei 20). Tutti li invidiano, tutti li desiderano.

Francis e Zelda vivono anche a Parigi e in Costa Azzurra, amano fare festa, spendono e non si preoccupano del domani. Lentamente, il baldo giovane inizia a spegnersi e la sua vita va verso la tragedia. Anche il rapporto con Zelda ne risente. In più, la donna va incontro a un esaurimento nervoso e viene portata in una clinica psichiatrica. Lei e Scott continuano a essere sposati, ma non vivono più insieme e s’inviano intense lettere d’amore. Entrambi moriranno presto.

Francis Scott Key Fitzgerald nasce il 24 settembre 1896 a Saint Paul (Minnesota, USA), in una famiglia cattolica e conservatrice. Purtroppo il padre Edward non è molto abile nella gestione domestica e, dopo il trasferimento a Buffalo, il gruppo familiare tornerà a Saint Paul, dove provvede al suo mantenimento la nonna materna, grazie alla quale Francis riesce a completare gli studi e a dare prova del suo precoce talento per la scrittura.

Nel 1909 pubblica il suo primo racconto: "Il mistero di Raymond Marge". I genitori, però, visto lo scarso rendimento scolastico, lo trasferiscono alla Newman School in New Jersey; college noto per una rigida impronta cattolica. Lì conosce un frate originale, al quale finirà per dedicare il suo primo romanzo: "Di qua dal paradiso".

Nel 1913 arriva a Princeton, tappa fondamentale per la sua formazione. In questo periodo si afferma come frequentatore di feste e intrattenimenti teatrali. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, fa domanda di arruolamento e parte nell'ottobre del 1917, ma viene inviato in Kansas, dove trascorre lunghi mesi noiosi e frustranti. Dopo il trasferimento del suo campo militare in Alabama, conosce a un ballo Zelda Sayre, un incontro che gli cambierà la vita. I due si sposeranno nel 1920. Prima di arrivare al matrimonio, però, c'è un momento di rottura. Il suo primo romanzo, "Di qua dal paradiso", non viene pubblicato e Zelda lo lascia.

Il romanzo subisce poi una lunga revisione e viene pubblicato nel 1920, diventando in poco tempo un vero e proprio best-seller. La casa newyorkese della coppia diventa il centro di feste e riunioni di amici, una sorta di simbolo di uno stile di vita disimpegnato e spregiudicato.

Iniziano anche i viaggi in giro per il mondo: i due abiteranno prima a Londra e poi a Parigi. Nel 1921, a Saint Paul, nasce la figlia Frances soprannominata Scottie. La permanenza nella cittadina, però, dura poco: Zelda non si trova e i due tornano a New York. È proprio questo il periodo che diventa assoluto protagonista del suo romanzo più noto: "Il grande Gatsby".

La sua attività di scrittore si fa molto intensa: pubblica nel 1922 "Belli e Dannati" e la raccolta "Racconti dell'età del jazz". Nel 1924, i due tornano in Francia. In Costa Azzura, Zelda finisce per innamorarsi di un aviatore e cominciano i primi problemi di coppia. Per evitare la rottura, si recano in Italia, ma Scott che ha cominciato a bere. La rottura è ormai prossima, favorita anche dalla schizofrenia di Zelda, diagnosticata nel 1930. I medici le prescrivono un periodo di ricovero in una clinica specializzata in Svizzera. Dopo la dimissione della donna, i due tornano insieme negli Stati Uniti e nel 1934 lo scrittore pubblica il suo quarto romanzo "Tenera è la notte". La sua situazione personale però precipita: si ammala prima di tubercolosi e poi di depressione a causa delle tante difficoltà familiari.

La ripresa inizia nel 1937, quando accetta un contratto di 18 mesi come sceneggiatore a Hollywood. Nel novembre del 1940, mentre è alle prese con la stesura del romanzo "Gli ultimi fuochi" viene colto da un attacco di cuore. Francis Scott Fitzgerald muore il 21 dicembre 1940 all'età di soli 45 anni.

“Il Grande Gatsby”, La trama del libro

Nick è un uomo di poche ambizioni, che si trasferisce a Long Island, dove vivono sua cugina Daisy Tom, il ricco consorte. Accanto a loro, abita il leggendario Mr. Gatsby, ricchissimo, vestito sempre di tutto punto, organizzatore di feste esclusive.

Un giorno Nick viene chiamato da Gatsby, il quale gli chiede un favore: vorrebbe che lo aiutasse a incontrare il grande amore della sua vita, sua cugina Daisy. Sguardo a ritroso: Gatsby un tempo era povero, solo; e proprio in quel periodo si era innamorato di Daisy che, ancora oggi, contava molto per lui: più del denaro o tutte le ricchezze che possiede. Nick è affascinato da Gatsby e dalle sue parole, organizza così l’incontro. Tra i due amanti si riaccende la scintilla del passato e nasce una relazione clandestina. Poco male, perché anche Tom (il marito della cugina di Nick), ha la sua amante: una certa Myrtle Wilson, moglie di un venditore di auto.

Tutto pare filare liscio, ma un giorno Nick, Gatsby, Daisy e Tom decidono di andare a New York. Bevono molto e scoppiano i sentimenti, tra competizione, invidia e frustrazione. Mentre tornano a casa, senza volerlo, Daisy investe Myrtle (l’amante di Tom) con l’auto di Gatsby. Tom, per via dell’auto, è sicuro che sia stato Gatsby ad aver ucciso la sua amante, così va da Wilson e lo convince a fare fuori il suo rivale.

Il fotografo, Edward Steichen

Fotograficamente, Edward Steichen si è distinto in ruoli differenti. Durante la giovinezza è stato un fotografo di talento. Ha poi continuato ad alimentare la sua fama in ambito commerciale negli anni '20 e '30, restituendo ritratti eleganti di artisti e celebrità. Fu anche un importante curatore, organizzando tra l’altro la mostra "Family of Man" nel 1955.

Nato in Lussemburgo, il 27 marzo 1879, Steichen arriva negli Stati Uniti quando aveva due anni. Lui e i suoi genitori si stabiliscono nella piccola città di Hancock, dove il padre prestava servizio nelle miniere di rame. Quando il genitore smise di lavorare per le cattive condizioni di salute, la famiglia si trasferì a Milwaukee, nel Wisconsin, dove la madre sosteneva la famiglia lavorando come artigiana. A partire dall'età di 15 anni, Steichen ha svolto un apprendistato di quattro anni in un'azienda litografica. Durante gli anni '90 dell'Ottocento studiò pittura e fotografia, il che lo avvicinò alla corrente pittorialista. Le fotografie di Steichen furono esposte per la prima volta al Second Philadelphia Photographic Salon nel 1899, e da quel momento divenne presto una star.

Nel 1900, prima di compiere il primo di tanti lunghi viaggi in Europa, Steichen incontrò Alfred Stieglitz, che acquistò tre fotografie del giovane autore. Fu l'inizio di un’amicizia intima e reciprocamente gratificante, che sarebbe durata fino al 1917. Nel 1902 Stieglitz invitò Steichen a unirsi a lui e ad altri fotografi, nella fondazione della Photo-Secession, un'organizzazione dedicata alla promozione la fotografia come arte.

Nel 1905 Stieglitz aprì la sua prima galleria, originariamente chiamata Little Galleries of the Photo-Secession, ma meglio conosciuta come 291, dal nome del suo indirizzo al 291 della Fifth Avenue. Steichen divenne il collegamento francese della galleria. Usando i contatti che aveva stabilito in Europa, divenne il principale responsabile dell'organizzazione delle mostre di arte modernista francese che si tenevano al 291. Henri Matisse (1908) e Paul Cézanne (1910) esposero lì proprio per merito di Steichen.

La rottura tra Stieglitz e Steichen arrivò sull'orlo dell'entrata degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, forse perché Steichen era un francofilo e Stieglitz apertamente legato alla Germania; o probabilmente perché Steichen era arrivato a credere che la Photo-Secession di Stieglitz e i suoi strumenti – la galleria 291 e la rivista Camera Work - fossero diventati i veicoli per un culto della personalità.

Quando gli Stati Uniti entrarono in guerra nel 1917, Steichen si offrì volontario e fu nominato capo della fotografia aerea per l'esercito americano in Francia. La sua esperienza con le rigorose esigenze tecniche di questo lavoro ha cambiato la sua visione circa lo strumento fotografico. Dopo la guerra abbandonerà lo stile pittorialista, orientandosi verso una maggiore oggettività di descrizione e racconto.

Sempre in antitesi con gli atteggiamenti foto-secessionisti, Steichen si dedicò alla fotografia commerciale, fondando uno studio di successo, quando si trasferì a New York City nel 1923. Ha dedicato i successivi 15 anni della sua vita principalmente alla fotografia di moda e ritrattistica per le pubblicazioni Condé Nast, come Vogue e Vanity Fair. Chiuse lo studio il 1 ° gennaio 1938 e trascorse gran parte dei quattro anni successivi nella sua casa nel Connecticut, coltivando piante.

Un mese dopo l'attacco a Pearl Harbor, nel dicembre 1941, la Marina degli Stati Uniti fece di Steichen un tenente comandante incaricato di dirigere una registrazione fotografica della guerra navale nel Pacifico. Durante la seconda guerra mondiale, Steichen iniziò a collaborare con il Museum of Modern Art di New York City e nel 1947 fu nominato direttore del dipartimento di fotografia, posizione che manterrà fino al suo pensionamento 15 anni dopo. "The Family of Man", una mostra che ha curato nel 1955, è stata senza dubbio l’operazione più importante della sua lunga carriera. La mostra era basata sul concetto di solidarietà umana e Steichen ha selezionato 503 immagini da innumerevoli stampe arrivate da tutto il mondo. Si dice che la mostra sia stata vista da quasi nove milioni di persone in 37 paesi. Steichen ha continuato a curare molte mostre minori al museo, dimostrando così come volesse sostenere il mezzo fotografico per tutti i restanti anni della sua carriera. La sua autobiografia, A Life in Photography, è stata pubblicata nel 1963.

Edward Steichen muore il 25 marzo 1973, in Connecticut.

Le fotografie

Zelda Sayre e Francis Scott Fitzgerald

La modella Alden Gay veste un modello che sarebbe piaciuto a Daisy de “Il grande Gatsby”. Ph. Edward Steichen. Vogue, Maggio 1924

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