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Il 7 gennaio 1839, François Arago, annunciò all'Académie des Sciences l'invenzione del dagherrotipo

Il 7 gennaio 1839, François Arago, eminente scienziato e politico francese, annunciò all'Académie des Sciences l'invenzione del dagherrotipo, suscitando grande interesse nella comunità scientifica e artistica. La presentazione ufficiale avvenne il 19 agosto dello stesso anno, quando il governo francese acquisì il brevetto, rendendo la tecnologia di pubblico dominio come "dono gratuito al mondo".

La divulgazione del dagherrotipo ebbe un impatto immediato e profondo. Artisti, scienziati e il pubblico generale rimasero affascinati dalla possibilità di catturare immagini con una precisione senza precedenti. A Parigi, durante la mostra dei Prodotti dell'Arte e dell'Industria del 1844, una serie di dagherrotipi fu esposta accanto agli strumenti per artisti e alle litografie, sancendo l'ingresso del dagherrotipo nella sfera artistica.

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Il 4 gennaio 2010, Dubai ha svelato al mondo il Burj Khalifa

Il 4 gennaio 2010, Dubai ha svelato al mondo il Burj Khalifa, il grattacielo più alto mai realizzato dall'uomo, con un'altezza di 829,80 metri.

La cerimonia di inaugurazione è stata un evento di portata mondiale, caratterizzato da spettacoli pirotecnici, giochi di luci e coreografie acquatiche che hanno illuminato il cielo di Dubai. La torre, precedentemente nota come Burj Dubai, è stata ribattezzata Burj Khalifa in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Khalifa bin Zayed Al Nahyan.

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Verso un Futuro Dinamico e Pieno di Speranza

Il 2024 ha rappresentato un periodo di straordinaria vitalità per il mondo della fotografia, caratterizzato da fortissime innovazioni della tecnologia, inoltre eventi e mostre che hanno esplorato temi profondi e innovativi.

Questi eventi hanno offerto piattaforme per artisti affermati ed emergenti, promuovendo un dialogo tra tradizione e innovazione nel campo fotografico.

Guardando al 2025, la fotografia continua a essere un mezzo potente per veicolare messaggi di speranza e rinascita, il ruolo della fotografia è il più potente strumento di documentazione e ispirazione, capace di riflettere e promuovere valori universali.

Il 2024 si è rivelato un anno di grandi cambiamenti e progressi per l'umanità.

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Addio a Giampaolo Barbieri, il grande maestro della fotografia italiana

È con profondo dolore che apprendiamo della scomparsa di Giampaolo Barbieri, uno dei più grandi fotografi del nostro Paese. Barbieri ci ha lasciati all'improvviso, gettando nella tristezza l'intero mondo della fotografia, dell'arte e della cultura.

E' stato sicuramente uno dei più grandi fotografi italiani, noto a livello internazionale per il suo contributo straordinario al mondo della fotografia di moda. Nato nel 1935, Barbieri ha dedicato oltre 60 anni della sua carriera a immortalare l'essenza della bellezza e della creatività, collaborando con icone del cinema, della moda e del design. La sua visione anticonvenzionale, unita a un'estetica audace e innovativa, lo ha reso un punto di riferimento per generazioni di fotografi e appassionati. Per decenni, Barbieri ha saputo catturare l'anima dell'Italia con i suoi scatti unici e inimitabili. Il suo sguardo attento e la sua sensibilità artistica gli hanno permesso di raccontare storie e di immortalare emozioni attraverso la lente della sua macchina fotografica.

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