NASCE GINO BARTALI
Gino Bartali nasce a Ponte a Ema il 18 luglio 1914. Ciclista professionista dal 1934 al 1954, soprannominato Ginettaccio, ha vinto tre Giri d'Italia (1936, 1937, 1946) e due Tour de France (1938, 1948), oltre a numerose altre corse, tra le quali spiccano quattro Milano-Sanremo e tre Giri di Lombardia. Come abbiamo scritto giorni addietro, la sua vittoria al Tour de France 1948, ottenuta dieci anni dopo la precedente, a detta di molti, contribuì ad allentare il clima di tensione sociale in Italia dopo l'attentato a Palmiro Togliatti.
La carriera di Bartali fu comunque notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori. Lui però ha contribuito al salvataggio di 800 persone fra il settembre 1943 e il giugno 1944. Già medaglia d’oro al merito civile nel 2005, è stato riconosciuto come Giusto tra le Nazioni da Yad Vashem il 23 settembre 2013 per la sua attività a favore degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
Gino Bartali aiutò a salvare anche la famiglia Goldenberg, che il campione incontrò per la prima volta a Fiesole nel 1941. Shlomo, membro della famiglia, che allora aveva 9 anni, ha mantenuto viva a lungo l’immagine di quel momento, anche perché Bartali gli regalò una bicicletta e una sua foto con dedica (quella che proponiamo). Quando più tardi, dopo l'occupazione tedesca, i Goldenberg furono costretti a nascondersi, Bartali offrì loro rifugio in uno scantinato di sua proprietà.
Fu grande avversario di Fausto Coppi, di cui era più vecchio di cinque anni: leggendaria fu la loro rivalità, che divise l'Italia nell'immediato dopoguerra (anche per le presunte diverse posizioni politiche dei due): celebre nell'immortalare un'intera epoca sportiva – tanto da entrare nell'immaginario collettivo degli italiani – è la foto che ritrae i due campioni mentre si passano una bottiglietta d'acqua durante l'ascesa al Col du Galibier al Tour de France 1952.